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Non caricare il telefono al 100%: ecco il motivo e la soluzione

Secondo un rapporto di Counterpoint Research, nel 2023 oltre l’85% degli utenti europei ricarica lo smartphone fino al 100%, riducendone la durata media della batteria del 20% in meno di due anni.

Dietro un gesto quotidiano apparentemente innocuo si nasconde un’abitudine che accorcia la vita dei dispositivi e aumenta sprechi tecnologici. La gestione della batteria, spesso ignorata, è oggi una questione economica e ambientale che riguarda milioni di famiglie.

Il pieno di energia che costa caro

Le celle agli ioni di litio, standard in tutti gli smartphone moderni da Apple a Samsung, perdono efficienza quando restano a lungo al 100%. Secondo i dati forniti dal Battery University Project, una batteria mantenuta tra il 20% e l’80% conserva fino all’80% della capacità originale dopo 500 cicli; una caricata sempre al massimo scende sotto il 70% nello stesso periodo.

La differenza si traduce in ricariche più frequenti, prestazioni ridotte e sostituzioni anticipate. Un cambio batteria può costare tra i 60 e i 120 euro, con tempi di attesa variabili secondo il centro assistenza. Un ciclo di vita più breve comporta anche maggiori emissioni legate alla produzione e allo smaltimento dei componenti elettronici.

I produttori lo sanno: le nuove funzioni “intelligenti”

Diverse aziende hanno iniziato ad agire. Apple introduce dal 2019 la funzione “Ricarica ottimizzata”, che interrompe automaticamente la carica all’80% durante la notte. Samsung, Asus e Sony adottano sistemi analoghi (“Battery Care”, “Adaptive Charging”) per limitare la tensione nei periodi prolungati di collegamento alla rete elettrica.

Queste impostazioni restano spesso disattivate di default, o poco note agli utenti. Eppure rappresentano un compromesso efficace tra autonomia giornaliera e longevità del dispositivo.

  • Apple: “Ricarica ottimizzata” attiva automaticamente con iOS aggiornato
  • Samsung: opzione “Proteggi batteria” nel menu Manutenzione dispositivo
  • Sony: sistema “Care Mode” con apprendimento delle abitudini di ricarica
  • Asus: limite personalizzabile di carica massima (60%-80%-100%)

L’equilibrio perfetto: come gestire la ricarica quotidiana

I test condotti da laboratori indipendenti mostrano che mantenere la batteria tra il 40% e l’80% garantisce un equilibrio ottimale. Caricare brevemente più volte al giorno risulta meno dannoso rispetto a una singola lunga sessione notturna.

L’uso del caricatore originale o certificato CE riduce i rischi legati a sovratensioni. Le temperature elevate — superiori ai 35 °C — accelerano il degrado chimico interno: meglio evitare superfici calde o esposizione diretta al sole durante la ricarica.

Livello di carica medio Cicli stimati prima del degrado (70%)
100% 300-400 cicli
80% 500-600 cicli
60% 800 cicli circa

L’impatto sulle famiglie e sull’ambiente

Nell’Unione europea vengono smaltiti ogni anno oltre 200 milioni di smartphone, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente. Prolungare anche solo di sei mesi la vita media dei dispositivi ridurrebbe le emissioni legate alla produzione del litio del 5%, pari a circa 2 milioni di tonnellate di CO₂.

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Meno sostituzioni significano anche meno spese per le famiglie: tra ricaricatori, accessori e nuovi modelli acquistati per necessità più che per scelta, il risparmio potenziale supera i 150 euro annui per nucleo familiare.

Dormire sereni senza lasciare tutto attaccato alla presa

L’abitudine di collegare lo smartphone tutta la notte resta diffusa nonostante gli avvisi dei produttori. L’Agenzia francese per l’ambiente (Ademe) consiglia invece l’uso di prese temporizzate o ciabatte intelligenti per interrompere automaticamente l’alimentazione dopo alcune ore.

L’obiettivo non è rinunciare alla comodità, ma evitare uno stress inutile alle celle chimiche. Con pochi accorgimenti domestici — impostazioni software incluse — si allunga la vita del telefono e si limita uno spreco energetico invisibile ma reale.

Dati tecnici e buone pratiche da ricordare

  • Mantenere la percentuale tra il 30% e l’85%
  • Evitare temperature estreme durante la ricarica
  • Scollegare il telefono quando è carico o usare timer automatici
  • Aggiornare regolarmente il sistema operativo per abilitare funzioni di ottimizzazione energetica
  • Scegliere caricabatterie certificati con protezione da sovraccarico

I numeri parlano chiaro: dietro un gesto ripetuto ogni sera si gioca una piccola parte della sostenibilità tecnologica futura. Non serve cambiare abitudini radicalmente; basta comprendere che “tutto carico” non significa sempre “ben fatto”.

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