In molte famiglie torna sulle tavole un alimento antico, povero solo all’apparenza. Viene riscoperto per le sue proprietà benefiche che sembrano rispondere a tre preoccupazioni moderne: digestione, mobilità e affaticamento visivo. La sua presenza nella cucina quotidiana segnala un’inversione di tendenza verso ingredienti più semplici ma funzionali.
Un grasso antico che torna protagonista nelle case italiane
Il burro chiarificato, o ghee, deriva dalla tradizione indiana ed è stato rivalutato negli ultimi anni da nutrizionisti e ricercatori europei. A differenza del burro comune, non contiene lattosio né proteine del latte, elementi spesso causa di intolleranze.
La lavorazione lenta elimina l’acqua e lascia solo la parte grassa pura. Questo lo rende stabile fino a 250 °C e ideale per cotture prolungate senza rischiare la formazione di sostanze nocive.
L’Istituto Superiore di Sanità lo cita tra i grassi “neutri” sul piano metabolico se consumato in quantità moderate: fino a 10 grammi al giorno in una dieta equilibrata.

I nutrienti che spiegano la sua fama
Il ghee concentra vitamine liposolubili A, D, E e K, essenziali per vista, ossa e sistema immunitario. Contiene anche acido butirrico, una molecola con effetti lenitivi sulla mucosa intestinale.
TendenzePoche gocce di questo mix fatto in casa puliscono il grasso della cappa meglio del 90% dei prodotti per la pulizia dei supermercatiRicerche condotte dal Dipartimento di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Bologna indicano che l’assunzione regolare favorisce la proliferazione dei linfociti T e riduce i marker infiammatori intestinali in soggetti con colon irritabile.
| Nutriente | Quantità media (per 100g) | Beneficio principale |
|---|---|---|
| Vitamina A | 3000 µg | Migliora acuità visiva |
| Vitamina K2 | 15 µg | Sostiene densità ossea |
| Acido butirrico | 3-4 g | Rigenera mucosa intestinale |
| Omega‑3/Omega‑9 | 1:2 | Mantiene equilibrio lipidico |
Dalla pentola alla credenza: come prepararlo in casa
Bastano burro non salato e tempo. Si scalda lentamente finché l’acqua evapora e si rimuove la schiuma bianca superficiale. Dopo circa cinquanta minuti resta un liquido limpido color oro che va filtrato e lasciato raffreddare.
- Usare almeno 500 grammi di burro tradizionale;
- Mantenere il fuoco basso per evitare bruciature;
- Conservare il prodotto finito in barattolo scuro ermetico;
- Tenerlo in frigorifero fino a tre mesi.
L’assenza d’acqua impedisce lo sviluppo batterico. Il risultato è un grasso versatile, adatto sia alla cucina familiare sia alle preparazioni dietetiche prive di lattosio.
Cucina quotidiana: dove sostituire il burro classico
Nelle fritture leggere o nei dolci casalinghi il ghee mantiene aroma e stabilità termica. Molti chef lo usano anche per condire verdure o legumi lessati grazie alla sua nota leggermente nocciolata.
L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha confermato che non produce composti tossici finché non supera i 250 °C. È quindi indicato per friggere carne bianca o pesce senza fumosità né odori persistenti.

I limiti e le cautele da considerare
Sebbene ricco di nutrienti utili, resta un grasso saturo concentrato: un cucchiaio apporta circa 120 kilocalorie. Chi soffre di ipercolesterolemia dovrebbe limitarne l’assunzione a uso occasionale.
I dietisti ricordano che può sostituire parte dei condimenti animali ma non deve diventare fonte principale di lipidi. In caso di patologie epatiche o biliari è consigliabile consultare il medico prima dell’introduzione regolare nella dieta domestica.
Dall’India alle tavole europee: simbolo di un ritorno alla semplicità controllata
L’interesse crescente per il ghee riflette una spinta culturale verso alimenti autentici ma verificati scientificamente. Famiglie e ristoratori scelgono ciò che unisce memoria culinaria e sicurezza nutrizionale — due dimensioni che oggi raramente coincidono nella dispensa moderna.



Sembra tutto bello ma dove si compra un buon ghee artigianale senza spendere una fortuna??
Mai sentito prima d’oggi. Ma perché nessuno ne parla nei programmi di cucina?
L’ho fatto seguendo la ricetta: risultato perfetto! Oro liquido!
Certo che 120 kcal per cucchiaio sono tante… addio dieta estiva 😭
Mi incuriosisce la parte sull’acido butirrico. È vero che aiuta davvero il colon irritabile?
Domanda tecnica: se lo conservo a temperatura ambiente, si rovina? Ho poco spazio in frigo.
Onestamente preferisco l’olio d’oliva… più leggero e mediterraneo 😉
Mia nonna lo faceva senza sapere che si chiamasse così. Lo chiamava semplicemente “burro cotto”. Che nostalgia!
Complimenti per l’articolo, dettagliato e ben documentato. Lo condivido subito con mia madre!
Sono indiano e mi fa piacere vedere che il ghee diventa popolare anche qui in Italia 🇮🇳
Non capisco perché lo chiamano “miracoloso”: alla fine è sempre burro, no?
L’ho provato ma mi sembra troppo grasso, anche se buono. Forse ne uso troppo?
Bella riscoperta delle tradizioni! Le nonne avevano sempre ragione, anche senza studi scientifici.
Mi chiedo se sia davvero indicato per chi ha problemi di colesterolo alto… qualcuno ha info?
Ma il gusto non è troppo forte? Mio marito dice che sa di nocciola bruciata 😅
Io ci friggo le uova ogni mattina 😋 ottimo sapore e niente fumo in cucina!
Articolo molto chiaro, grazie! Finalmente qualcuno spiega bene come prepararlo in casa.
“Rafforza ossa e articolazioni”? Mi sembra un po’ esagerato, no?
Lo uso da mesi al posto del burro normale e devo dire che lo digerisco molto meglio 😊
Mah, un altro “super alimento” di moda? Vedremo quanto durerà questa volta.
Interessante! Non sapevo che il ghee potesse migliorare anche la vista… qualcuno ha notato davvero dei benefici?