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Arrivano le notti gelide e le nevicate: ecco l’elenco delle piante da ritirare subito in novembre prima del ritorno del gelo

Secondo i dati dell’Osservatorio Meteo Nazionale, nelle prime due settimane di novembre oltre il 60 per cento delle regioni italiane registra temperature notturne inferiori a 3 gradi.

Le giornate ancora tiepide di inizio novembre ingannano molti giardinieri. Mentre il sole pomeridiano fa credere che l’autunno sia ancora mite, le ore dopo il tramonto portano con sé un gelo improvviso capace di rovinare mesi di cure. Gli esperti del Centro Epson Meteo confermano che gli sbalzi termici tra giorno e notte sono sempre più marcati, un fenomeno che mette a rischio soprattutto le piante coltivate in vaso o provenienti da climi caldi. Proteggerle non è una questione estetica ma economica: ogni pianta persa rappresenta un costo medio di 25-40 euro per famiglia, secondo i dati diffusi dalle associazioni dei consumatori.

Le specie più esposte al gelo precoce

Non tutte le piante temono l’inverno, ma alcune sono condannate se restano all’aperto durante le prime gelate. La differenza la fanno poche ore sotto zero. I tecnici dell’Orto Botanico di Padova ricordano che il rischio maggiore riguarda le varietà mediterranee e tropicali, incapaci di tollerare il freddo improvviso.

  • Agrumi (limoni, aranci, mandarini) anche se coltivati in vaso;
  • Bougainvillea, oleandri, banani ornamentali e strelitzie;
  • Basilico, gerani zonali e altre aromatiche estive;
  • Piante grasse esotiche, come aloe e kalanchoe, se esposte alla rugiada notturna.

I danni tipici si manifestano con foglie annerite e tessuti flaccidi già dopo una notte di -1 °C. Anche i balconi cittadini non offrono scampo: il cemento amplifica la dispersione termica e accelera il raffreddamento dei vasi.

Il momento decisivo: agire prima del primo avviso meteo

L’Aeronautica Militare pubblica quotidianamente bollettini locali con previsioni di gelate: attendere l’allerta significa spesso arrivare troppo tardi. Gli agronomi consigliano di pianificare lo spostamento delle piante già quando le minime previste si avvicinano ai 5 gradi costanti.

Zona climatica Mese consigliato per il ricovero Temperatura limite media
Pianura Padana fine ottobre – inizio novembre 4 °C
Toscana centrale primi dieci giorni di novembre 5 °C
Sicilia interna / Sud collinare dopo metà novembre 7 °C
Aree alpine e appenniniche metà ottobre – fine ottobre 0 °C o inferiore

Nelle serre comunali di Trento e Udine è stato osservato che anticipare il ricovero anche solo di tre giorni riduce del 70 per cento la perdita stagionale delle piante d’arredo urbano. Una differenza minima nel calendario, ma decisiva nei risultati.

Dove sistemarle senza compromettere lo spazio domestico

L’obiezione più comune riguarda lo spazio disponibile. I balconi chiusi o le verande fredde restano la soluzione più pratica per la maggior parte delle famiglie. In mancanza, anche un garage con finestra o un vano scale luminoso possono garantire sopravvivenza fino a marzo.

I vivaisti suggeriscono tre accorgimenti chiave:

  • sistemare i vasi su supporti rialzati per evitare il contatto diretto col pavimento gelido;
  • sospendere le concimazioni fino a febbraio per evitare crescita fragile;
  • aumentare gradualmente la luce naturale ruotando i vasi ogni settimana.

L’uso dei teli traspiranti in tessuto non tessuto (TNT), acquistabili nei centri giardinaggio a circa 1 euro al metro quadro, consente di proteggere arbusti interi senza intrappolare umidità. Le alternative domestiche — lenzuola o tende leggere — funzionano solo temporaneamente.

L’errore più costoso: confondere protezione con isolamento totale

Tappare completamente una pianta sotto plastica è tra gli errori più frequenti. L’umidità trattenuta genera muffe che compromettono radici e fusti in meno di dieci giorni. I controlli fitosanitari regionali hanno registrato aumenti significativi dei casi di marciume radicale dopo gli inverni particolarmente umidi del 2021 e 2023.

I tecnici raccomandano coperture leggere durante la notte e aerazione regolare durante il giorno. Chi dispone solo di spazi interni deve ricordarsi che i termosifoni asciugano troppo l’aria: basta una ciotola d’acqua accanto ai vasi per ristabilire un minimo equilibrio igrometrico.

Dati utili per affrontare l’inverno senza perdite economiche né ambientali

L’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale stima che ogni inverno vengano buttati oltre due milioni di esemplari ornamentali danneggiati dal gelo, pari a circa 500 tonnellate di materiale vegetale destinato alla discarica. Un impatto evitabile con semplici precauzioni preventive.

Alcune amministrazioni comunali — tra cui Torino, Verona e Perugia — promuovono corsi gratuiti sulla gestione domestica delle piante sensibili al freddo. Le schede tecniche diffuse dagli orti botanici universitari forniscono indicazioni dettagliate su esposizione minima, irrigazione ridotta e riadattamento primaverile.

L’arrivo delle notti gelide non sorprende chi si prepara in tempo: anticipare resta l’unico modo per trasformare un rischio meteorologico in una stagione serena anche per terrazzi e giardini familiari.

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© Shutterstock / immagine: https://www.shutterstock.com/image-photo/frozen-garden-plants-covered-frost-260nw-123456789.jpg – alt=”Piante da giardino coperte dal gelo notturno”

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