Da anni accompagno persone che vogliono ritrovare il piacere di muoversi in modo naturale. Spesso mi capita di osservare corridori, anche esperti, che sprecano energia senza rendersene conto. Il corpo ha un linguaggio preciso: quando un gesto è sbilanciato, lo si paga subito in termini di rendimento e di affaticamento.
Un dettaglio che cambia tutto
Recenti analisi biomeccaniche hanno evidenziato come la postura del busto e il posizionamento delle braccia influenzino direttamente l’efficienza della corsa. In particolare, tenere le braccia troppo rigide o troppo aperte rispetto al corpo crea un dispendio d’energia inutile, fino a quel famoso 12 %. Questo valore non è aneddotico : deriva da misurazioni su gruppi di corridori amatori sottoposti a test su tapis roulant con sensori di movimento e consumo d’ossigeno.
« All’inizio pensavo fosse solo una questione di gambe », racconta Marco, uno dei miei allievi che corre da oltre dieci anni. « Poi ho capito, grazie agli esercizi sul controllo del movimento delle braccia, che riuscivo a mantenere lo stesso ritmo con meno sforzo. È come se improvvisamente avessi tolto un peso invisibile dalle spalle. »

Perché la posizione delle braccia incide così tanto
Durante la corsa, le braccia agiscono come bilancieri naturali. Mantengono l’equilibrio del corpo e aiutano la trasmissione dell’energia propulsiva. Se oscillano troppo lateralmente o rimangono rigide lungo i fianchi, il centro di gravità si sposta continuamente e i muscoli stabilizzatori devono compensare questo squilibrio. Ogni microcorrezione costa energia.
| Posizione delle braccia | Effetto sul movimento | Conseguenza energetica |
|---|---|---|
| Braccia troppo larghe | Sbilancia il tronco lateralmente | Aumento del consumo energetico |
| Braccia rigide o bloccate | Riduce l’elasticità del passo | Maggior affaticamento muscolare |
| Braccia rilassate a 90° circa | Sostiene la rotazione naturale del busto | Miglior efficienza energetica |
Come correggere il gesto in modo naturale
Nella mia esperienza, non serve stravolgere lo stile personale per migliorare la corsa. Piccoli accorgimenti tecnici portano già risultati concreti:
- Mantieni i gomiti piegati a circa 90°, con le mani rilassate come se tenessi due oggetti fragili.
- Lascia oscillare le braccia in direzione avanti-indietro, evitando movimenti laterali.
- Senti il ritmo naturale tra braccia e gambe: devono muoversi in opposizione armoniosa.
- Esegui esercizi di coordinazione davanti allo specchio o con un video per correggere eventuali asimmetrie.
« Quando ho imparato a rilassare le spalle e lasciare che le mani seguissero il ritmo del respiro », prosegue Marco, « le corse lunghe sono diventate più fluide. Non cercavo più di “spingere”, ma di accompagnare ogni passo. »
L’efficienza nasce dall’equilibrio globale
La corsa non è solo una questione di forza o resistenza; è coordinazione tra tutti i segmenti corporei. Le braccia non sono semplici comparse: partecipano attivamente alla dinamica del gesto sportivo. Quando trovano la giusta libertà e simmetria, anche il resto del corpo segue quel ritmo equilibrato. E quei 12 % risparmiati si trasformano in chilometri percorsi con meno fatica e più piacere.
L’esperienza sul campo mi conferma che lavorare sulla postura delle braccia è uno dei modi più rapidi per migliorare senza aumentare l’intensità dell’allenamento. È un ritorno all’essenziale: ascoltare il proprio corpo, rispettarne la logica e lasciarsi guidare dal movimento naturale.



Grazie per avermi fatto scoprire un nuovo modo di correre più “leggero”.
Bellissimo spunto per chi vuole migliorare senza aumentare l’intensità 💥
Molto interessante e anche un po’ sorprendente!
Ma se uno corre con la musica in cuffia, riesce comunque a concentrarsi su questo?
Articolo top! Chiaro, utile e ben scritto 😍
Non male, anche se avrei preferito più esempi pratici.
Mi piace l’idea del movimento naturale e non forzato.
Articolo motivante e concreto, bravo!
Lo farò leggere al mio allenatore, sono curioso della sua opinione 😜
Molto chiaro e ben argomentato, grazie!
Finalmente un articolo che spiega il “perché” e non solo il “come”.
Ottimo spunto per migliorare la tecnica senza fatica.
Ho sempre pensato che fosse tutto nelle gambe… mi sbagliavo!
Interessante la parte sugli esercizi davanti allo specchio, la proverò.
Grazie, ho imparato qualcosa di nuovo oggi!
Mai più braccia rigide! 😄
Articolo interessante ma un po’ ripetitivo verso la fine.
Molto utile anche per chi fa triathlon.
Bellissimo! Finalmente un testo che unisce scienza e passione 💪
Mi chiedo come si possa misurare esattamente quel 12%.
Ottimo articolo! Mi ha fatto riflettere su dettagli che ignoravo completamente.
Sinceramente, mi sembra un po’ troppo teorico.
Grazie per la chiarezza e la semplicità del linguaggio!
Curioso! Farò una prova nel mio prossimo allenamento.
Ho sempre odiato correre, ma con questi consigli magari cambierò idea 😅
Davvero ben scritto, complimenti all’autore!
Interessante, ma preferisco concentrarmi sulla respirazione.
Mah, secondo me dipende molto dalla morfologia di ciascuno.
Molto utile, grazie! Farò attenzione alle spalle la prossima volta.
Wow, non immaginavo che bastasse così poco per migliorare! 😃
Ma se corro con lo zaino, cambia qualcosa nella posizione delle braccia?
Finalmente si parla anche di efficienza e non solo di chilometri percorsi!
Ottimo spunto per il mio allenamento di stasera!
Mi piace come colleghi teoria e pratica 👏
Articolo interessante, ma il titolo è un po’ troppo sensazionalistico.
Non avevo mai letto nulla del genere, molto originale.
Bellissimo approccio, semplice ma efficace!
Io invece mi trovo meglio con le braccia leggermente più alte, sarà sbagliato?
Ma non rischiamo di diventare troppo “meccanici” concentrandoci sui movimenti?
Fantastico, non vedo l’ora di provarlo domani mattina! 😊
Mi chiedo se la stessa cosa valga anche per il trail running.
Articolo illuminante, complimenti!
Grazie per aver condiviso queste informazioni, davvero preziose!
Non sono convinto… forse serve più ricerca su questo tema.
Grande spiegazione! Ora tutto ha più senso 😍
Ho notato che funziona anche durante gli sprint brevi. Confermi?
Molto interessante, ma vorrei vedere anche delle testimonianze reali.
Finalmente un articolo pratico e non solo teorico. Grazie!
Mi chiedo se anche il movimento delle mani conta tanto quanto quello dei gomiti.
Mai avrei pensato che le braccia potessero “rubare” energia!
Ottimo promemoria per chi tende a irrigidirsi durante la corsa.
Scritto bene, ma un po’ lungo da leggere tutto 😅
Mi piace questa visione olistica della corsa!
Grazie per l’approccio naturale, senza tecnicismi inutili.
Io invece mi accorgo che se rilasso troppo le braccia perdo ritmo.
Ma chi l’avrebbe detto che anche le braccia “corrono”!
Bellissimo articolo, condiviso subito con il mio gruppo di running 🏃♀️
Interessante, ma non credo che tutti possano notare il 12% di differenza.
Ho provato subito: effettivamente mi sento più leggero!
Ottimo, ma mancano riferimenti agli studi citati.
Molto istruttivo, ma forse un po’ troppo tecnico per i principianti.
Mi viene da ridere pensando a quanta energia ho buttato via finora 😆
Le illustrazioni sarebbero state utili per capire meglio i movimenti!
Non sapevo che anche i muscoli stabilizzatori avessero un ruolo così grande.
Articolo che apre gli occhi. Grazie mille!
Ma quindi il movimento delle braccia influisce anche sulla respirazione?
Interessante e ben documentato. Complimenti!
Io corro da poco, ma già noto che quando mi rilasso tutto è più fluido.
Molto utile per chi, come me, si stanca facilmente anche a ritmi bassi.
Mi sembra una trovata per far parlare, ma lo proverò comunque 😉
Curioso… qualcuno ha provato a misurare davvero il consumo d’ossigeno?
Ottimo articolo, spiegato benissimo. Grazie!
Mi ricorda i consigli del mio allenatore: “rilassa le spalle!”
Non sono d’accordo, credo che ognuno abbia il suo stile naturale.
Fantastico! Domani vado a correre e ci provo subito! 😁
Io provo sempre a rilassarmi, ma dopo un po’ torno rigido… suggerimenti?
Mi piacerebbe sapere se anche i professionisti lavorano su questi dettagli.
Bellissimo articolo, scritto in modo semplice e chiaro.
Ma se tengo le braccia più aperte mi sento più libero… come si concilia con ciò che scrivi?
Grazie per i consigli pratici, utilissimi 👍
Molto interessante! Non pensavo che la postura del busto fosse così collegata alle braccia.
Io invece corro con le mani quasi chiuse a pugno, è sbagliato?
Mi sa che dovrò rivedere tutto il mio stile di corsa 😅
Finalmente qualcuno che parla di efficienza e non solo di velocità!
Interessante, ma il 12% su quale base è stato calcolato esattamente?
Articolo chiaro e motivante, complimenti all’autore!
Mi chiedo se la stessa regola valga anche per la camminata veloce.
Io ho sempre tenuto le braccia abbastanza rigide… forse è per questo che mi stanco subito.
Ottimo spunto, ma servirebbero anche dei video dimostrativi.
Quindi basta rilassare le spalle e già miglioro? Sembra troppo bello per essere vero 😅
Mi piace quando si parla di biomeccanica applicata alla corsa. Finalmente un approccio scientifico!
Mah, secondo me questi numeri sono un po’ esagerati.
Articolo molto utile, grazie! Lo proverò nel mio prossimo allenamento.
Io corro da anni e non mi sembra di sprecare così tanto… forse dovrei filmarmi per capire meglio.
Ma davvero si può risparmiare il 12% di energia solo cambiando la posizione delle braccia? 🤔
Interessante! Non avevo mai pensato che le braccia potessero influenzare così tanto la corsa.